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Les templiers jouent au football


José

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Posté

Où l'on apprend qu'un avocat turc demande à l'UEFA de sanctionner l'Inter de Milan qui aurait "attenté" à l'Islam lors du match contre l'équipe turque de Feberbahce, le 27 novembre dernier au stade San Siro. Les pauvres joueurs turcs, traumatisés par maillot portant une croix rouge sur fond blanc et qui rappelerait la tenue des Templiers, s'étaient inclinés devant les joueurs italiens (3-0).

Provoca scandalo la maglia con la croce rossa indossata contro il Fenerbahce

"La Uefa intervenga e revochi i tre punti". Ma è solo il simbolo di Milano

L'ira della Turchia contro l'Inter

"Indossa una maglia razzista"

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ROMA - La maglia dell'Inter finisce sotto accusa. Non la tradizionale casacca a strisce nere e blu, ma quella bianca con la croce rossa sul davanti, adottata in occasione del centenario della società. E che si ispira il simbolo della città di Milano. A sentirsi offeso da quello che definisce "un attentato all'Islam" è un avvocato turco, Barsia Kaska, che ha chiesto alla Uefa di multare la società di Moratti che ha indossato la maglia biancorossa in occasione della partita di Champions contro il Fenerbahce a San Siro lo scorso 27 novembre. "Ricorda il simbolo dei Templari" tuona Kaska.

Una campagna a cui si sono accodati diversi mezzi di informazione turchi che hanno accompagnato la foto della maglia con le immagini del monaci soldati. Un ordine nato dopo la prima crociata del 1096, che arrivò a Gerusalemme e cacciò i musulmani.

"Quella croce ricorda giorni sanguinosi" dice Kaska che ha chiesto alla Uefa e alla Fifa di revocare i tre punti conquistati dall'Inter contro il Fenerbahce, perché avrebbe manifestato "una forma esplicita di superiorità razzista di una religione". Dei sentimenti suscitati dalla maglia interista è testimonianza un editoriale di Mehemt Y.Yilmaz, famoso commentatore turco, dal titolo netto: "Perché lo Uefa lo ha permesso?". Riferendosi appunto alla casacca con la croce.

Per chiarire meglio la questione, però, vale la pena di tornare indietro di qualche anno. Precisamente al 1928 quando l'Fc Internazionale si fuse con l'Unione Sportiva Milanese. La maglia era bianca rossocrociata, e marchiata da un fascio littorio. Una divisa che venne sostituita poco dopo da quella a strisce nerazzurre. In occasione del centenario, l'Inter ha deciso di riproporla. E mai il club di Moratti avrebbe pensato di scatenare un caso calcistico-religioso.

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/s…glia-inter.html

Posté

Y'a un club de IVème provinciale A dans la région de Liège qui s'appelle Templiers.

Fenerbahce peut toujours venir lui foutre la raclée, si ça peut lui faire grand bien. :icon_up:

Posté

On va leur suggérer de ne plus nous infliger le drapeau turc, ça nous rappelle le siège de Vienne.

La Turquie compte un nombre remarquable de cons de compétition, y a pas à dire. Mais bon, c'est normal, le nationalisme rend con.

Posté
Ils ne jouent pas qu'au football.

"Fertilitate ac necessitate". Les Templiers étaient passé maître dans l'art de faire du compost de broussailles. La technique est adoptée au Clos Josaphat, un modeste vignoble à Schaerbeek.

Je me suis fait tancé par mon prof de génétique à l'univ' le jour où j'en ai parlé : "Circulez, rien à voir avec une agronomie sérieuse !". Je suis remonté dans son estime quand on a discuté du Nouvel ordre écologique de Luc Ferry :icon_up:

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