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Avis aux catholiques


Messages recommandés

Posté
:icon_up::doigt::mrgreen:

Si meme les protestants défendent le Pape maintenant, ou va le monde :mrgreen:

Sources un peu plus sérieuses que Wikipedia.

La citation est présente sur de nombreux cites, un article du times mentionne ce discours. As-tu un doute réel sur l'authenticité de la citation ou est-ce juste une tactique pour discréditer mon message ?

Posté
Si même les protestants défendent le Pape maintenant, ou va le monde :icon_up:

La citation est présente sur de nombreux cites, un article du Times mentionne ce discours. As-tu un doute réel sur l'authenticité de la citation ou est-ce juste une tactique pour discréditer mon message ?

Je défends le pape car il défend des principes qui sont ceux de la religion catholique et ce faisant il a une position claire qui ne peut que bénéficier à toutes les religions, à savoir que les dogmes et préceptes ne regardent QUE les croyants et eux seuls. Les zigottos de tout poil qui se piquent de réclamer, quand ils n'exigent pas, la modernisation du catholicisme n'ont pas voix au chapitre et peuvent aller se faire voir.

Quant au reste, je ne cherche pas à discréditer ton message. Je précise seulement que Wikipedia n'est pas une source fiable. That's all. Par ailleurs on peut faire dire ce que l'on veut à une citation extraite d'un texte long et complexe. Les journalistes sont en général très forts à ce petit jeu.

Posté

Un très grand nombre de ces zigottos sont des catholiques pratiquants, voire des membres du clergé.

Il y a quelques siècles, le même genre de zigottos ont lancé un courant de réforme qu'on a appelé le protestantisme.

Posté
Un très grand nombre de ces zigottos sont des catholiques pratiquants, voire des membres du clergé.

Il y a quelques siècles, le même genre de zigottos ont lancé un courant de réforme qu'on a appelé le protestantisme.

Grave erreur: les protestants sont des réformateurs pas des modernisateurs. Recréer l'Eglise du commençement était leur but.

Posté
Les zigottos de tout poil qui se piquent de réclamer, quand ils n'exigent pas, la modernisation du catholicisme n'ont pas voix au chapitre et peuvent aller se faire voir.

N'empêche que sur ce coup, ce sont eux qui gagnent, puisque mondialisation, inégalités sociales etc..

Je trouve que ça ressemble à une opération marketing.

Posté
Je défends le pape car il défend des principes qui sont ceux de la religion catholique et ce faisant il a une position claire qui ne peut que bénéficier à toutes les religions, à savoir que les dogmes et préceptes ne regardent QUE les croyants et eux seuls. Les zigottos de tout poil qui se piquent de réclamer, quand ils n'exigent pas, la modernisation du catholicisme n'ont pas voix au chapitre et peuvent aller se faire voir.

L'expropriation par les croyants ne concerne pas que les croyants.

Posté
Le vatican envisage d'allonger sa liste de péchés capitaux: seraient inclus la pollution, la consommation de drogues, les inégalités économiques ou sociales.

Il ne s'agit pas d'ajouter de nouveaux péchés, mais de rappeler que les péchés peuvent se manifester sous diverses formes au cours du temps. Ce n'est pas plus compliqué que cela.

http://www.la-croix.com/article/index.jsp?…6&rubId=786

11/03/2008 17:04

Aucun nouveau péché n'a été inventé

Non, l’Église n’a pas décrété de nouveaux péchés, comme peut le laisser croire, depuis dimanche 9 mars, une mauvaise interprétation de propos de l’évêque régent de la Pénitencerie apostolique.

Simplement, interrogé par L’Osservatore Romano, Mgr Gianfranco Girotti a expliqué comment, au fil des siècles, le péché pouvait effectivement prendre des visages différents. La Pénitencerie apostolique est chargée, entre autres, de s’occuper des cas de « for interne » problématiques.

Le for interne, contrairement au for externe, touche dans le jugement moral, les aspects subjectifs et très personnels. Le for externe, lui, s’attache au factuel objectif. Lorsqu’un confesseur a des doutes sur le for interne, il se tourne vers Rome. La Pénitencerie ne traite donc que de cas particuliers, et n’a absolument pas à intervenir dans la définition des principes de péché.

Les possibilités de péché sont, de fait, infinies. Les péchés sont classés en sept grandes catégories au Moyen Âge, et toute forme particulière de péché peut, aujourd’hui encore, être rattachée à l’une ou l’autre de ces catégories. Et parmi ces différentes facettes actualisées du péché humain, Mgr Girotti a, par exemple, cité la dégradation de l’environnement, les manipulations bioéthiques, l’exploitation sociale, autant de sujets régulièrement condamnés par le pape et les documents magistériels.

http://www.zenit.org/article-13786?l=italian

Nessuna nuova lista di sette peccati mortali da parte del Vaticano

Confutate le interpretazioni diffuse da alcuni media

CITTA' DEL VATICANO, martedì, 11 marzo 2007 (ZENIT.org).- “Il Vaticano non ha pubblicato una nuova lista di sette peccati mortali”, hanno spiegato questo martedì fonti della Chiesa cattolica.

Tra le altre, l'Ufficio Comunicazione della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles ha emesso un comunicato per chiarire questo aspetto in risposta a vari articoli della stampa.

“Non è un nuovo decreto vaticano”, osserva il testo, spiegando che la confusione è stata originata dall'interpretazione che alcuni organi informativi hanno dato di un'intervista pubblicata nell'edizione italiana quotidiana de “L’Osservatore Romano” del 9 marzo.

L'intervistato è monsignor Gianfranco Girotti, Vescovo reggente del tribunale della Penitenzieria Apostolica, mentre il Penitenziere Maggiore è il Cardinale James Francis Stafford.

Il giornalista Nicola Gori ha chiesto al presule quali siano secondo lui i nuovi peccati.

“Vi sono varie aree all'interno delle quali oggi cogliamo atteggiamenti peccaminosi nei riguardi dei diritti individuali e sociali”, ha risposto monsignor Girotti.

“Innanzitutto l'area della bioetica, all'interno della quale non possiamo non denunciare alcune violazioni dei fondamentali diritti della natura umana, attraverso esperimenti, manipolazioni genetiche, i cui esiti è difficile intravedere e tenere sotto controllo”.

“Un'altra area, propriamente sociale, è l'area della droga, attraverso cui si indebolisce la psiche e si oscura l'intelligenza, lasciando molti giovani al di fuori del circuito ecclesiale. Ancora: l'area delle sperequazioni sociali ed economiche: nelle quali i più poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, alimentando una insostenibile ingiustizia sociale, l'area dell'ecologia, che riveste oggi un rilevante interesse”.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’intervista.

* * *

Le nuove forme del peccato sociale

di Nicola Gori

Manipolazioni genetiche; inquinamento ambientale; sperequazioni sociali; insostenibile ingiustizia sociale: ecco le nuove forme di peccato affacciatesi all'orizzonte dell'umanità, quasi come corollario dell'inarrestabile processo di globalizzazione. Una sfida nuova anche per un dicastero, quello della Penitenzieria Apostolica, che fa fatica a riaffermare persino il proprio ruolo in un'epoca in cui viene meno la stessa percezione del peccato. Monsignor Gianfranco Girotti, vescovo reggente della Penitenzieria, ne parla in questa intervista rilasciata a "L'Osservatore Romano", all'indomani della conclusione del corso per confessori.

La Penitenzieria Apostolica sembra un oggetto misterioso per l'opinione pubblica, ma anche per buona parte dei fedeli.

Quanto afferma, purtroppo, ha un riscontro nella realtà. Pur essendo attualmente il più antico organismo della Curia romana - dopo la soppressione della Dataria, avvenuta nel 1967 e della Cancelleria, avvenuta nel 1973 - è poco conosciuto persino da grande parte del clero. Il motivo forse va ricercato nel fatto che la sua attività rifugge da quella visibilità che è più legata ai compiti degli altri dicasteri. La Penitenzieria Apostolica, tra i dicasteri della Curia romana, infatti, è quella che svolge, in maniera sempre diretta, un'attività propriamente spirituale, la più consona con la missione fondamentale della Chiesa, che consiste nella salus animarum.

È l'organo universale ed esclusivo del Pontefice in materia di foro interno. Si ricorre al foro interno non solo per i peccati, le censure e le irregolarità, ma in genere per situazioni occulte, come ad esempio dispense, sanazioni, convalide di atti nulli derivanti da circostanze occulte. Esamina, inoltre, e risolve i casi di coscienza che le vengono proposti. Risolve dubbi in materia morale o giuridica, quando si tratta di circostanze occulte o di fatti concreti individuali.

- Qual è il valore delle vostre risposte?

Si tratta propriamente di un valore autoritativo - a seconda dei casi, precettivo o liberatorio - solo per le circostanze reali e singolari che vengono proposte e non invece per gli altri casi, ma che agli altri quelle risposte possono estendersi come criterio prudenziale. Cioè gli orientamenti dottrinali e disciplinari inclusi nelle soluzioni stesse possono essere con prudenza applicati dal sacerdote che si è prestato a fare il ricorso, per analogia, in un ambito più largo, in nessun caso però è permesso di divulgare quelle risposte.

- Ha ancora un senso un organismo come la Penitenzieria dal momento che sembra creare dei problemi a livello ecumenico?

Trovo difficile cogliere le ragioni e i motivi obiettivi di questo presunto disagio che la Penitenzieria creerebbe sul piano ecumenico. Se si intende riferirsi all'errore storiografico circa il perdono, che fin dall'epoca rinascimentale non ha agevolato certo la corretta discussione ecumenica, basterebbe confrontarsi con la recente e ricca documentazione di insospettabili studiosi che fanno emergere assai onestamente la funzione di questo dicastero, ritenuto la vera "fonte di grazia", privo di qualsivoglia interesse.

- L'attenzione al peccato parte da una sensibilità alle esigenze della società moderna o si muove sulla base di riferimenti del tempo passato?

Il riferimento è sempre la violazione dell'alleanza con Dio e con i fratelli e i riflessi sociali del peccato. Se ieri il peccato aveva una dimensione piuttosto individualistica, oggi esso ha una valenza, ha una risonanza, oltre che individuale, soprattutto sociale, a causa del grande fenomeno della globalizzazione. In effetti, l'attenzione al peccato si presenta più urgente oggi di ieri, proprio per i suoi riflessi che sono più ampi e più distruttivi.

- La Penitenzieria serve ancora?

Senza dubbio. In un'epoca caratterizzata dall'immagine e dalla pubblicità, in cui tutto diventa pubblico, un dicastero, come la Penitenzieria Apostolica, attento al mondo interiore, nel suo versante più delicato e meno visibile, credo che, nel quadro articolato della vita della Chiesa, sia uno strumento molto prezioso.

- Quali questioni attirano maggiormente la vostra attenzione?

Sono quei delitti di cui, per la loro gravità, la Santa Sede si è riservata l'assoluzione: l'assoluzione del proprio complice in peccato contro il VI comandamento (canone 1378); la profanazione sacrilega del Santissimo Sacramento dell'Eucaristia (canone 1367); la violazione diretta del sigillo sacramentale (canone 1388, 1); la dispensa da irregolarità ad recipiendos Ordines contratta per procurato aborto (canone 1041, 4); la dispensa da irregolarità ad exercendos Ordines (canone 1044 1).

- Come interpreta la meraviglia che l'opinione pubblica prova di fronte a tante situazioni di scandalo e di peccato nella Chiesa?

Non si può sottovalutare l'oggettiva gravità di una serie di fenomeni che sono stati di recente denunciati e che portano con sé i risvolti della fragilità umana e istituzionale della Chiesa; al riguardo, però, non si può non constatare come essa, preoccupata del grave danno infertole, ha reagito e continua a reagire con rigorosi interventi ed iniziative a tutela della immagine della Chiesa stessa e per il bene del popolo di Dio. Tuttavia, occorre però anche denunciare l'enfatizzazione loro data dai mezzi di comunicazione, che, nel quadro di una mondanizzazione, gettano discredito sulla Chiesa.

- A volte l'indulgenza della Chiesa e il perdono cristiano non vengono compresi dalla gente. Perché secondo lei?

Oggi sembra che la penitenza venga colta come apertura di sé all'altro nella soluzione di problemi che si impongono all'attenzione entro quel raggio sociale, all'interno del quale si esprime la propria esistenza, offrendo il proprio contributo di chiarimento, di sostegno a chi è in difficoltà. La penitenza, dunque, oggi viene colta prevalentemente in dimensione sociale, dal momento che le relazioni sociali si sono indebolite e complicate al tempo stesso a causa della globalizzazione.

- Quali sono i nuovi peccati secondo lei?

Vi sono varie aree all'interno delle quali oggi cogliamo atteggiamenti peccaminosi nei riguardi dei diritti individuali e sociali. Innanzitutto l'area della bioetica, all'interno della quale non possiamo non denunciare alcune violazioni dei fondamentali diritti della natura umana, attraverso esperimenti, manipolazioni genetiche, i cui esiti è difficile intravedere e tenere sotto controllo. Un'altra area, propriamente sociale, è l'area della droga, attraverso cui si indebolisce la psiche e si oscura l'intelligenza, lasciando molti giovani al di fuori del circuito ecclesiale. Ancora: l'area delle sperequazioni sociali ed economiche: nelle quali i più poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, alimentando una insostenibile ingiustizia sociale, l'area dell'ecologia, che riveste oggi un rilevante interesse.

- Il frequente ricorso alle indulgenze non incentiva una mentalità magica nei confronti della colpa e della pena.

Per non cadere in una tale pericolosa e falsata visione, ritengo anzitutto che sia assolutamente necessario conoscere e comprendere la retta dottrina della pratica delle indulgenze, intesa dalla Chiesa come espressione significativa della misericordia di Dio, che viene incontro ai suoi figli per aiutarli a soddisfare le pene dovute ai loro peccati "ma anche e soprattutto per spingerli ad un maggior fervore di carità". La Chiesa è mossa in primo luogo dal desiderio di educare, più che alla ripetizione di formule e di pratiche, allo spirito di preghiera e di penitenza e all'esercizio delle virtù teologali. La riforma del servo di Dio Paolo VI, attuata con la Costituzione apostolica Indulgentiarum doctrina del 1° gennaio 1967, elimina , in qualche misura, quanto poteva indurre il fedeli verso una mentalità magica. Tale dottrina espone chiaramente i presupposti teologici delle indulgenze, tratta della solidarietà che vige tra gli uomini in Adamo e in Cristo, della comunione dei santi, del tesoro della Chiesa, consistente nelle espiazioni e nei meriti di Cristo, della Beata Vergine Maria e dei santi, che sono messi a disposizione dei fedeli. Le indulgenze, infatti - viene sottolineato - non possono essere acquistate senza una sincera conversione e senza l'unione con Dio, a cui si aggiunge il compimento delle opere prescritte.

- Non le sembra che le condizioni per ottenere l'indulgenza siano lievi?

Se, insieme alle condizioni solitamente imposte - confessione sacramentale non oltre 15 o 20 giorni prima o dopo, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Pontefice - si pensa che per acquisire l'indulgenza viene richiesto un grado di purezza eminente e segni di ardente carità, il cui successo rimane difficile alla nostra fragilità, allora riterrei che quanto stabilito non sia proprio da minimizzare.

- Ci sono dei peccati che voi non potete assolvere?

La Penitenzieria è la longa manus del Papa nell'esercizio della potestas clavium. Pertanto, per realizzare le funzioni che tiene assegnate nel foro interno, possiede tutte le facoltà necessarie, con la sola eccezione di quelle che il Pontefice abbia dichiarato espressamente al cardinale penitenziere di voler riservare a sé. Può di conseguenza, compiere, nell'ambito del foro interno, tutti gli atti di competenza dei restanti dicasteri della Curia romana.

- Sull'aborto si ha la sensazione diffusa che la Chiesa non tenga in considerazione la difficile situazione delle donne.

Mi pare che una siffatta preoccupazione non tenga in alcun conto l'atteggiamento che invece la Chiesa costantemente manifesta proprio nel salvaguardare e tutelare la dignità e i diritti della donna. Molteplici, infatti, sono le iniziative che organismi cattolici e movimenti ecclesiali, con impegno coraggioso ed intelligente, non cessano di promuovere, al fine di contrastare le odierne tendenze culturali e sociali contro la donna, aiutando, in maniera efficace le madri nubili, adoperandosi per l'educazione dei loro bambini messi al mondo per imprevidenza e facilitando perfino l'adozione.

(© L'Osservatore Romano - 9 marzo 2008)

Invité Arn0
Posté
Mais elle ne s'occupe que des catholiques et ne s'adresse qu'à eux.

L'église revendique l'universalité de son message. Chacun est libre de se retrouver ou non dans son message, mais il s'adresse bien à tous.

Posté
L'église revendique l'universalité de son message. Chacun est libre de se retrouver ou non dans son message, mais il s'adresse bien à tous.

Je suis d'accord sur le fond, mais je dirais plutôt: le message catholique a vocation à s'adresser à tous, mais l'Eglise laisse évidemment tout un chacun libre de ne pas l'entendre.

Posté
Il ne s'agit pas d'ajouter de nouveaux péchés, mais de rappeler que les péchés peuvent se manifester sous diverses formes au cours du temps. Ce n'est pas plus compliqué que cela.

Dans ce cas il semblerait que monsignor Gianfranco Girotti ait quelques problèmes avec la logique élémentaire :

- Quali sono i nuovi peccati secondo lei?

Vi sono varie aree all'interno delle quali oggi cogliamo atteggiamenti peccaminosi nei riguardi dei diritti individuali e sociali. Innanzitutto l'area della bioetica, all'interno della quale non possiamo non denunciare alcune violazioni dei fondamentali diritti della natura umana, attraverso esperimenti, manipolazioni genetiche, i cui esiti è difficile intravedere e tenere sotto controllo. Un'altra area, propriamente sociale, è l'area della droga, attraverso cui si indebolisce la psiche e si oscura l'intelligenza, lasciando molti giovani al di fuori del circuito ecclesiale. Ancora: l'area delle sperequazioni sociali ed economiche: nelle quali i più poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, alimentando una insostenibile ingiustizia sociale, l'area dell'ecologia, che riveste oggi un rilevante interesse.

Ici est bien introduite la notion nouvelle de péchés contre "les droits sociaux", en particulier concernant les "injustices sociales", ou encore ceux dans le domaine de l'écologie.

Posté
Dans ce cas il semblerait que monsignor Gianfranco Girotti ait quelques problèmes avec la logique élémentaire :

Ici est bien introduite la notion nouvelle de péchés contre "les droits sociaux", en particulier concernant les "injustices sociales", ou encore ceux dans le domaine de l'écologie.

Non.

C'est le journaliste qui lui pose la question sur l'existence de "nouveaux péchés". Mgr Girotti n'en parle pas, mais répond en expliquant qu' "il y a des aires à l'intérieur desquelles nous recueillons des attitudes peccamineuses", et de mentionner les problèmes environnementaux, sociaux, bioéthiques, etc.

Toujours à ce propos :

http://www.thepeterboroughexaminer.com/Art…y.aspx?e=940075

Nothing's new about 'new sins': priest

Posted By FIONA ISAACSON

Updated 10 hours ago

Despite some news reports about the Roman Catholic Church's "new sins," a local priest says the list is "nothing new."

Rev. Joe Moran said an interview Msgr. Gianfranco Girotti, head of the Apostolic Penitentiary, gave to the Vatican newspaper L'Osservatore Romano did not set new church law or standards.

"It's just applying the moral teaching that has always been in the church to modern issues and that there are consequences in the way we act," said Moran, a priest at the Cathedral of St. Peter-in-Chains.

It was Girotti who "made this list, not the Vatican. I think that should be clarified," Moran said.

Girotti said in an interview that the rich were always becoming more rich, while the poorer are always becoming poorer.

He also listed concerns about environment pollution and genetic manipulation.

When asked what, in his opinion, are the "new sins," Girotti cited "violations of the basic rights of human nature" through genetic manipulation, drugs which "weaken the mind and cloud intelligence" and imbalances between rich and poor.

"If yesterday's sin had a rather individualistic dimension, today it has a weight, a resonance, that's especially social, rather than individual," said Girotti, whose office deals with matters of conscience and grants absolution.

Vatican officials stressed Girotti's comments broke no new ground on what constitutes sin.

Moran said there is "nothing new in any of this."

"The church is always trying to make our moral teachings relevant to the teachings of today," he said.

Posté

A quand le péché de 'refus de payer ses impôts'

Et d'abord, pourquoi l'Etat n'aurait pas le droit de faire lobbying !!

PS : j'aime de plus en plus ma citation de Rothbard en signature :-)

Posté
A quand le péché de 'refus de payer ses impôts'

Et d'abord, pourquoi l'Etat n'aurait pas le droit de faire lobbying !!

PS : j'aime de plus en plus ma citation de Rothbard en signature :-)

Tu es décidément le champion du hors-sujet, ce soir !

Posté
Tu es décidément le champion du hors-sujet, ce soir !

Putain, toute cette bière, elle me mets ça !

moi qui suis si chaud pour débattre, je me ferai bien un communiste ou mieux un mec de la LCR !!

PS : j'ouvre une nouvelle cannette de 50 cl de bière d'abaye de marque Champion

A LA SANTE DU COLONEL http://www.dailymotion.com/relevance/searc…tout-un-art_fun

PSS : ce mec est déjà une star du web

Posté
Putain, toute cette bière, elle me mets ça !

Si tu ne fais pas prestement pénitence, ne t'attends pas à recevoir l'absolution pour ce péché (della droga, attraverso cui si indebolisce la psiche e si oscura l'intelligenza).

je me ferai bien un communiste ou mieux un mec de la LCR !!

Tu aggraves ton cas. Demon08.gif

Posté
Dans ce cas il semblerait que monsignor Gianfranco Girotti ait quelques problèmes avec la logique élémentaire :

Ici est bien introduite la notion nouvelle de péchés contre "les droits sociaux", en particulier concernant les "injustices sociales", ou encore ceux dans le domaine de l'écologie.

C'est toi l'économiche.

Posté
L'expropriation par les croyants ne concerne pas que les croyants.

:icon_up: . Hélas tu as raison. Maintenant ça ne résoud pas la question de ce que l'Eglise a réellement voulu faire passer comme message.

Posté

On dirait que certains veulent à tout prix faire coïncider Eglise et Libéralisme, probablement par souci de cohérence.

Clairement, le message de l'Eglise a peu à voir avec le libéralisme.

L'Eglise catholique est ancienne, et pour cette raison son pouvoir de coercition n'est plus, c'est un fait historique mais non pas dogmatique.

Posté
On dirait que certains veulent à tout prix faire coïncider Eglise et Libéralisme, probablement par souci de cohérence.

Clairement, le message de l'Eglise a peu à voir avec le libéralisme.

L'Eglise catholique est ancienne, et pour cette raison son pouvoir de coercition n'est plus, c'est un fait historique mais non pas dogmatique.

:icon_up:http://www.wikiberal.org/wiki/Thomas_d%27Aquin

Posté
Clairement, le message de l'Eglise a peu à voir avec le libéralisme.

:doigt:

L'Eglise catholique est ancienne, et pour cette raison son pouvoir de coercition n'est plus…

:icon_up:

Posté
L'Eglise catholique est ancienne, et pour cette raison son pouvoir de coercition n'est plus, c'est un fait historique mais non pas dogmatique.

L'Eglise catholique est la survivance d'un Etat. Elle s'est construite en effet pour être un outil de coercition.

Il est beaucoup plus cohérent d'être réformé ou juif que catholique si l'on est libéral. Je précise que je suis baptisé, que j'ai suivi le cathéschisme jusqu'à la confirmation. On fait tous des erreurs.

Posté

Il est très bien St Thomas, pas certain que beaucoup de religieux l'aient étudié.

A propos, que dit il de l'embryon ?

Posté
:icon_up: Le fan dans toute sa splendeur. Le message chrétien est parfaitement libéral. L'Eglise catholique en revanche n'en a pas d'attributs.

Aaah, cela faisait longtemps qu'on n'y avait plus eu droit à la théorie gnostique du gentil Jésus trahi par la méchante Eglise…

Posté
Il est très bien St Thomas, pas certain que beaucoup de religieux l'aient étudié.

A propos, que dit il de l'embryon ?

Je suppose que vous voulez évoquer sa réfutation de la théorie d'Albert le grand sur la succession continue des formes. Il ne dit nulle part que l'embryon n'est pas un être humain, seulement que l'infusion de l'esprit n'est pas immédiate mais progressive.

:icon_up: Le fan dans toute sa splendeur. Le message chrétien est parfaitement libéral. L'Eglise catholique en revanche n'en a pas d'attributs.

Sans christianisme, point de libéralisme.

Posté
Le fan dans toute sa splendeur.

Tu sais, même un athée comme moi sait ce que l'Église n'est pas. Par contre, toi et le catéchisme, ça a dû faire plus que deux. (Puisqu'on en est à l'argumentation ad personam. Hein…)

Posté
Aaah, cela faisait longtemps qu'on n'y avait plus eu droit à la théorie gnostique du gentil Jésus trahi par la méchante Eglise…

Bah j'imagine que les protestants n'y sont pas pour rien. Quels hérétiques alors !

Mais si tu comptes défendre cette organisation archaïque vas y. De toutes façons à présent elle n'a plus aucun pouvoir coercitif. Bref une gentille association loi 1901 :icon_up: .

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